Domenica 3 settembre si sono svolte le celebrazioni del 60° anniversario di fondazione della Sezione Avis. Alle ore 10,00 il corteo composto da Autorità, rappresentanze di numerose consorelle, donatori e simpatizzanti ha raggiunto il cimitero del capoluogo per collocare una corona di fiori presso il cippo in memoria dei donatori defunti. Le note del Silenzio, intonate dalla Filarmonica San Bernardino di Bricherasio diretta dal Maestro Ivan Vottero, hanno rimarcato la solennità del momento. Il corteo ha poi proseguito il proprio cammino attraversando il centro del paese e fermandosi nei pressi del Parco Avis per un momento di alto valore simbolico, durante il quale la Filarmonica ha suonato l’Inno di Mameli. La restante parte della celebrazione si è tenuta presso i locali del centro polivalente, dove il Presidente di Sezione Sergio Morero ha ringraziato i presenti ma ha espresso la propria apprensione derivante da una situazione generale sempre più complessa, dominata da una burocrazia che mette in crisi le Associazioni operanti nel volontariato, in particolare quelle che possono contare su un numero limitato di collaboratori. Questo contesto, comune a molte Associazioni, è ancora più allarmante nell’ambito della donazione del sangue, dove il numero di donazioni tende a diminuire, lasciando poco spazio all’ottimismo per le generazioni future. Il Presidente ha poi lanciato l’invito, in particolare ai giovani, a partecipare senza indugio al mondo dell’Avis, sia in qualità di donatori che come impegno sociale nell’ambito della Sezione. Il Sindaco Adriana Sadone ha evidenziato la solidità duratura di questa associazione, basata esclusivamente su un’intensa attività di volontariato, sottolineandone anche l’impegno sociale come le iniziative di sensibilizzazione rivolte alle scuole e ai neodiciottenni; ha poi espresso il saluto ed il ringraziamento da parte dell’Amministrazione Comunale. Sono seguite le premiazioni dei donatori che hanno raggiunto le 8, 16, 24, 50, 100 o 125 donazioni. Il saluto del Pastore Valdese Dott. Bernardini e del Parroco di San Secondo Don Vasta chiudevano la celebrazione.